Alimentarli bene. Nutrirli nel modo più salutare possibile. Un imperativo che per noi compagni di cani e gatti in salute passa attraverso scelte rigorose nella dieta quotidiana e un’attenta lettura delle etichette dei cibi pronti in commercio.
La genuinità e la qualità delle materie prime scelte sono alla base di una corretta alimentazione per i nostri quattro zampe, casalinga o industriale che sia. Così come lo è il privilegiare un cibo che sia il più possibile simile, nella composizione, a quello che il cane e il gatto di casa ritroverebbero in natura. A questo scopo, alcune aziende mangimistiche hanno scelto di proporre alimenti realizzati con conservanti e antiossidanti derivati da prodotti naturali e non di sintesi, come olio di rosmarino, chiodo di garofano, agar agar, carragenina, vitamina C (in etichetta E300 acido ascorbico), vitamina E (in etichetta E 306 Tocoferolo). Va da sé che, nella scelta fra le marche presenti in commercio, i mangimi con conservanti naturali vanno sempre preferiti. Così come sono da evitare, invece, quelli con sostanze cosiddette “appetizzanti”, troppo spesso usate nei cibi industriali dedicati ai gatti, notoriamente più difficili, in materia di gusti, degli amici cani.
Le sostanze che possono far male a cani e gatti…
L’alimentazione casalinga degli animali non è sempre da preferire: gli avanzi dei nostri pasti potrebbero contenere alimenti potenzialmente dannosi per loro, anche se gli ingredienti sembrano apparentemente innocui. In realtà, cipolla, latticini, cioccolato e additivi come il glutammato monosodico (presente in molti dadi da cucina e nei cibi pronti ) sono da evitare nella ciotola dei nostri piccoli amici. Meglio optare per un mangime equilibrato, anche nel rapporto proteine/carboidrati. Facciamo un esempio. Il triptofano è l’aminoacido principale precursore della serotonina (un neurotrasmettitore importantissimo per l’equilibrio del comportamento in generale) che si trova soprattutto negli alimenti proteici. Se la dieta quotidiana di un animale comprende solo proteine, l’assunzione di triptofano a livello del sistema nervoso centrale diminuisce, a causa della competizione con gli altri aminoacidi. È necessario un corretto equilibrio fra proteine e carboidrati (come riso e quinoa, ma anche frutta e verdura) per impedire una carenza di serotonina endogena che può influire sul comportamento dell’animale.
…e quelle che invece fanno bene
Una buona abitudine nell’ottica di un’alimentazione sana per i nostri quattro zampe è quella di introdurre nella dieta una quota di acidi grassi polinsaturi omega-3 e omega-6. Sono sostanze che hanno un ruolo essenziale nel regolare le funzioni dell’organismo e che si trovano soprattutto nel pesce. Queste molecole svolgono funzioni speculari, ma complementari, perché gli omega3 “spengono” le infiammazioni e sono fondamentali nella struttura delle cellule, mentre gli omega-6 possono essere utili in caso di malattie croniche, ma se ingeriti in grandi quantità “accendono” le infiammazioni. E’ dunque indispensabile che omega-3 e omega-6 siano presenti nella dieta nel corretto rapporto, soprattutto se cani e gatti soffrono di intolleranze alimentari. Per aiutare i nostri amici pelosi e favorirne il benessere, quindi, è basilare scegliere alimenti naturalmente ricchi di omega-3 come il pesce di mare, l’olio di pesce, da associare a omega-6 contenuti, per esempio, negli oli vegetali.